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Psg – Lipsia : comparazione quote scommesse
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QUI PSG:
“Contro il Lipsia sarà una vera e propria finale”, ha schiettamente dichiarato mister Tuchel, infuocando il match europeo e caricando di responsabilità i propri ragazzi. La partita d'andata contro i Tedeschi è stata una parabola discendente: nonostante le pesanti assenze di Neymar e Mbappè, gli ospiti erano partiti fortissimo, bucando i padroni di casa con la rete di Di Maria. Lo stesso esterno argentino, però, ha dato il via al tracollo dei parigini, fallendo il rigore del possibile 0-2. Da lì, blackout: le grandi profondità offensive cercate e trovate agevolmente dal PSG sono venute meno ed il gol del pari di Nkunku ha cambiato la musica della gara. A raddoppiare, per il Lipsia, ci ha pensato Forsberg, ma a fossilizzare il risultato sul 2-1 finale ci hanno pensato i cartellini rossi rimediati ingenuamente da Gueye e Kimpembe, nel finale di gara: il PSG ha concluso il match in 9.
Le difficoltà numeriche certamente hanno attanagliato l’undici titolare, ma titubanze dopo i gol subiti e mancanza di concentrazione negli ingenui falli commessi – specialmente a fine partita - sono stati gli unici due veri fattori che hanno condannato il PSG alla seconda sconfitta in questo girone.
Il bottino piange: 3 punti per presentarsi al giro di boa ambendo a conquistare la qualificazione sono pochi. La notizia, però – e che notizia! - è che l’infermeria si è cominciata a svuotare, quantomeno di elementi chiave: Paredes c’è; Kean ha smaltito i problemi fisici che l’hanno tenuto lontano dalla nazionale; ma soprattutto sono tornati a disposizione Neymar - che ha avuto modo di mettere minuti nelle gambe - e Mbappè, impiegato già con la Francia ed in gol con una doppietta inutile nella sfida di campionato persa contro il Monaco (3-2). Le squalifiche tra difesa e centrocampo – oltre alle molteplici assenze per problemi fisici - peseranno, ma il riscatto sarà incentrato sul rigenerato reparto offensivo. Non ci saranno Bernat, Kehrer, Verratti, Herrera e Icardi. Squalificati Kimpembe e Gueye.
QUI LIPSIA :
Il Lipsia ha ritrovato se stesso. Dopo il crollo delle certezze dovuto al sonoro schiaffo incassato dal Manchester United (5-0) – il cui scotto è stato pagato in campionato nella sconfitta di Monchengladbach (1-0) -, i ragazzi di Nagelsmann sono riusciti a prevalere nello scontro d’andata (2-1), portando a casa 3 punti d’oro, nonché la vetta del girone. Da lì, il Lipsia non ha ancora perso, essendosi riguadagnato anche un posto in zona Champions in Bundesliga. Nagelsmann, però, per permettere ai suoi di spiccare il volo anche in questa stagione, dopo la sontuosa annata conclusasi appena qualche mese fa, dovrà lavorare sulle disattenzioni difensive: l’erroraccio clamoroso di Upamecano, con un retropassaggio che ha permesso a Di Maria di sbloccare la gara d’andata, ha – per qualche attimo – ricordato gli orrori difensivi di Manchester, incutendo dubbi e timore. Per fortuna della compagine targata redbull non è costato caro, ma svarioni difensivi contro le big della competizione non sono ammissibili se l’obiettivo è quello di guadagnarsi un posto tra le prime 16 squadre, accedendo agli ottavi di finale.
Vedremo se il tecnico del Lipsia – in settimana paragonato dal suo terzino goleador Angelino a Guardiola – opterà per il 3-5-2 dell’andata od un più solido 4-2-3-1. I problemi che insidiano la proposizione di quest’ultimo modulo si celano nella carenza di terzini: Mukiele ha avuto una ricaduta, mentre Klostermann, Halstenberg e Laimer sono out. Davanti ci sarà Poulsen; a supporto Olmo e Forsberg.
COL PSG AD ARMI PARI SARA’ UN’ALTRA STORIA?
A Parigi fa visita il Lipsia di Nagelsmann. Il destino del girone H passa per questa cruciale quanto promettente gara. I padroni di casa francesi sono fermi a quota 3 – così come il Basaksehir -, mentre il Lipsia condivide la vetta con lo United, con 6 punti. Si giocheranno, dunque, due testa-coda nel gruppone e questo sarà certamente il più spettacolare. Tra le fila de les parisiens pullulano i rientri dall’infermeria: basteranno per vendicarsi dopo il k.o. dell’andata?