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Lipsia – Liverpool : comparazione quote scommesse
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QUI LIPSIA:
Nelle ultime ore non si fa altro che parlare di mercato e, soprattutto, della prossima cessione di Upamecano al Bayern. “Assurdo comunicare che il Bayern pagherà la clausola di Dayot (di 42,5 milioni, ndr) 20 minuti prima della partita – ha ammesso Nagelsmann dopo la gara vinta con l’Augsburg -. Ma siamo rimasti concentrati e abbiamo vinto. Solo Upamecano, ora, sa cosa fare del suo futuro.”
Attenzioni meritate quelle nutrite attorno all’enorme centrale francese del Lipsia – operazione che parrebbe sbloccare il riscatto di Angelino dal City -, ma che non possono assolutamente distrarre i ragazzi di Nagelsmann dai propri obiettivi, né distogliere l’attenzione degli ammiratori del buon calcio da quanto di proficuo sta compiendo la compagine firmata redbull. "Siamo concentrati. Stiamo bene fisicamente, ma se il Liverpool è in giornata è nettamente favorito", ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa pre-partita.
Il Lipsia, dopo un avvio di stagione piuttosto altalenante, è riuscito a strappare una qualificazione all’ultimo respiro, eliminando il Manchester United ed approdando agli ottavi di finale. Da lì potrebbe dirsi che la formazione tedesca ha incanalato ogni risparmio di energia positiva in Bundesliga. Ed i risultati sono piuttosto evidenti: errori e scivoloni ridotti al minimo, contornati da trionfi preziosi, culminati in una ferrea difesa del 2° posto della classifica, con tanto di fase difensiva top (appena 18 gol incassati).
Futile, dunque, chiedersi come influirà il fattore campo nella gara contro i reds. E’ vero: il Lipsia giocherà a Budapest in campo neutro, ma è inutile nascondere che sia in una forma certamente più smagliante rispetto ai ragazzi di Klopp. Ecco che l’impresa pare possibile e le responsabilità aumentano.
Sarà ancora 3-5-2 per Nagelsmann, con Kampl come vertice basso di centrocampo in modo da permettere gli inserimenti delle mezz’ali: Olmo e Sabitzer. Mukiele, rispetto al solito, potrebbe scalare come terzo di difesa, lasciando spazio ad Adams sulla fascia, con Angelino sul versante opposto. Davanti ci sono Poulsen e Nkunku, lanciato dal gol in campionato nella vittoria per 2-1 contro l’Augsburg. Saranno out pedine importanti come Forsberg, Szoboszlai e Laimer. In dubbio l'impiego di Henrichs e Kluivert.
QUI LIVERPOOL:
Diventa difficile commentare il Liverpool di Jurgen Klopp. I reds stanno senza dubbio vivendo la più profonda crisi da quando il tecnico tedesco è approdato sulla panchina di Anfield. Come se non bastasse, la formazione inglese è tempestata da infortuni, che stanno attanagliando specialmente il reparto difensivo.
Nell’ultima uscita di campionato, in casa del Leicester, il Liverpool ha rimediato la terza sconfitta consecutiva: non era mai capitato con Klopp in panchina e, soprattutto, è la prima volta negli ultimi 7 anni. Ciò che sorprende, inoltre, sono i terribili svarioni difensivi: la difesa, tagliata banalmente come un coltello nel burro, sembra perire le molteplici assenze; poi, Alisson sta probabilmente affrontando il periodo più buio della propria carriera. Dopo le terribili papere contro il City – che sono valse l’1-4 dei citizens ad Anfield -, il fenomeno brasiliano è riuscito a regalare anche il 3-1 a Vardy, che ha chiuso definitivamente il match, con un’uscita imbarazzante.
Liverpool irriconoscibile, come irriconoscibile – inevitabilmente – è diventato Klopp. Il Tedesco, che in campionato ha “festeggiato” le 300 panchine con i reds, piange ancora la morte della madre, scomparsa la scorsa settimana, non avendola nemmeno potuta raggiungere per il funerale (per via delle restrizioni anti-covid in Germania). E così, irascibile e sovente gratuitamente irritato con la stampa, si è chiuso in se stesso, gettando quasi la spugna davanti al Liverpool più brutto della sua gestione. "Abbiamo giocato bene contro il Leicester - ha vanamente provato a giustificare Klopp -, perdendo solo per errori individuali. Ora vogliamo riscattarci contro il Lipsia."
Le assenze – che quasi ad interim si confermeranno anche nell’ottavo contro il Lipsia – sono, d’altronde, pesanti. Oltre Van Dijk, Keita e Jota, lungodegenti, sono assenti anche Gomez e Matip , a cui si aggiunge il problema muscolare di Milner - nulla di grave, ma è da valutare se l'Inglese potrà partire dal 1' - accusato contro il Leicester e la probabile conferma dell'assenza di Fabinho, che non ha ancora recuperato al 100%. In queste condizioni, improvvisare una fase difensiva solida diventa ardua impresa. Kabak, nuovo acquisto, e Jordan Henderson, impiegati come centrali di difesa, non hanno certo ben ripagato: qualche buon lancio in impostazione, ma tanta, troppa sofferenza nel gioco verticale. Troppi varchi concessi agli inserimenti avversari. Ed è questo il rischio più grande che si prospetta contro il Lipsia: regalare in maniera rinunciataria verticalità, ritmo e controllo della partita ai Tedeschi.
E questo il Liverpool non può permetterselo. Spetterà ai tre tenori offensivi ribaltare il momento no: dentro Salah (22 gol in stagione contando la vana perla di Leicester), Firmino e Manè. A centrocampo c’è Thiago, sebbene non al meglio, assieme a Wijnaldum e Jones. In difesa, davanti ad Alisson, ci sono Arnold – tra i migliori dei suoi nell'ultimo periodo -, Kabak, Henderson e Robertson, a meno di recuperi in extremis dall’infermeria.
LIPSIA IN ASCESA, LIVERPOOL IN CRISI: L’IMPRESA E’ POSSIBILE
Lipsia-Liverpool, come ormai noto da tempo, si disputerà in campo neutro: si giocherà a Budapest, Ungheria, alla Puskàs Arena. Le restrizioni nazionali imposte dal governo tedesco al club ospite ha impedito che si giocasse alla Red Bull Arena e, pertanto, si è virato su una soluzione imparziale. Svantaggio per il Lipsia? Può essere, ma il fattore campo sembra incidere sempre meno. Ciò che spicca, invece, è il momento dei ragazzi di Nagelsmann che, dopo aver scippato la qualificazione al Man Utd nell’ultima giornata del gruppo H, hanno trovato la quadra giusta per presentarsi in gran forma a questo meraviglioso ottavo di finale. Dinanzi a sé, il Lipsia si troverà il team di Klopp, piuttosto scoraggiato e sempre più la brutta controfigura della corazzata ammirata negli anni passati. Che la svolta dei reds passi proprio da questo match?





















