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Napoli – Milan : comparazione quote scommesse
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QUI NAPOLI:
Al Napoli della scorsa settimana, sprovvisto di prime punte, era difficile chiedere di più. I partenopei hanno lottato a San Siro con grinta ed onore, spiccando per il bel gioco e flirtando a più riprese con il gol, senza trovarlo. A decidere la gara è stata l’inesperienza o, comunque, il poco ghiaccio nelle vene palesato dagli azzurri in alcune circostanze, che sono costate caro: su tutte, l’espulsione di Anguissa, per doppia ammonizione, ed il giallo a Kim per ingenue e plateali proteste (diffidato). Entrambi saranno assenti di lusso al Maradona.
Il Napoli, però, indiscussa capolista in campionato e che non necessita di presentazioni alcune, ritroverà Osimhen. Spalletti l’ha già lanciato in uno spezzone finale della scialba gara casalinga (caratterizzata da un estremo turnover) pareggiata 0-0 contro il Verona. Il pari in serie A, giunto al termine di una prestazione noiosa ed opaca, ha appena appena fatto slittare i festeggiamenti dello scudetto, ma ha altresì permesso di assaporare il buon recupero fisico della macchina da gol nigeriana, Osimhen, che ha perfino spaccato la traversa in un’occasione nel finale.
Contro il Milan, al ritorno, si preannuncia una gara differente rispetto all’ultima di Serie A: i partenopei premeranno il piede sull’acceleratore, godendo del supporto del proprio caloroso pubblico, che – reduce da un accordo di tregua con il presidente De Laurentiis, con il quale era da tempo in conflitto - renderà l’ambiente infernale. Gli azzurri cercheranno, tramite il proprio meraviglioso palleggio, che sfrutta delle spaziature studiate al millimetro, di recuperare il parziale svantaggio ed assaltare la qualificazione alla semifinale sin dal 1’. Al posto degli assenti Kim e Anguissa giocheranno Juan Jesus e Ndombele’. Politano potrebbe prelevare Lozano.
QUI MILAN:
Quando vede azzurro, il Milan si trasforma. Sembra dire questo il recente ruolino di marcia della squadra di Pioli: in difficoltà da mesi, specialmente in campionato, ha brillato nella notte del Maradona e nell’andata dei quarti di finale di Champions, sempre contro il Napoli. Nelle serate più importanti, insomma.
I rossoneri si sono aggiudicati il match d’andata con un preziosissimo 1-0 firmato Bennacer. I campioni d’Italia in carica hanno sciorinato grande esperienza e tenacia, subendo l’infermabile palleggio azzurro in silenzio, ma pungendo letalmente in occasione di contropiede (e sprecando almeno altre 2-3 potenziali palle-gol: con Leao e Kjaer). Il successivo match di campionato contro il Bologna, però, condizionato da un rivoluzionario turnover di Pioli (10 cambi su 11), ha confermato un trend insufficiente in campionato: il Milan ha vinto solo una delle ultime 6 gare disputate in Serie A, continuando a bisticciare con la zona-qualificazione in Champions.
A Napoli, però, sarà un’altra sfida rispetto a quella del Dall’Ara. Molto più pesante e decisiva. Ci si attende un Maradona letteralmente in fiamme, che spingerà – quasi materialmente – i partenopei all’assalto della rimonta. Agli uomini di Pioli servirà coraggio, abnegazione (nella tenuta fisica e nella costante rincorsa degli instancabili motori partenopei) e, soprattutto, concentrazione: proprio l’arma che ha permesso ai rossoneri di aggiudicarsi la sfida della scorsa settimana. L’undici titolare sarà lo stesso dell’andata ad eccezione di Kalulu, che potrebbe prelevare Kjaer, non al meglio della condizione.
IL GRAFFIO DI BENNACER: IL MILAN PARTE IN VANTAGGIO
Il match di San Siro ha regalato spettacolo a tutto il mondo: al Meazza si sono affrontate, a viso aperto, due squadre in salute. Milan e Napoli hanno gareggiato alla pari: lo spumeggiante gioco di Spalletti ha spiccato, ma il “DNA Champions” dei rossoneri ha prevalso. Il graffio di Bennacer, al termine di un contropiede fulminante di Brahim Diaz (MVP), ha garantito alla compagine milanese un imprescindibile vantaggio in vista del match di ritorno.
Il Napoli brama il ribaltone. Spalletti conterà sul recupero di Osimhen, tornato quasi a pieno regime, e sulla tregua tra De Laurentiis e la tifoseria partenopea: ce la faranno gli azzurri a ribaltare l’1-0 dell’andata ed a scrivere una nuova pagina della propria storia in una magica notte europea?





















