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Manchester City – Inter : comparazione quote scommesse
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QUI MANCHESTER CITY:
Man City e Guardiola sono legati indissolubilmente da un sogno che sta diventando un’ossessione: vincere la Champions League. Anzi, ri-vincere, per Pep, che dal 2011 - dopo aver sollevato due coppe dalle grandi orecchie col Barcellona - non è più riuscito a ripetersi nella più importante competizione europea per club su nessun’altra panchina, attirando sovente critiche ingenerose, al punto da affibbiargli l’etichetta di “maledetto”. Per la compagine inglese, che da decenni costruisce roster formidabili, invece, il trionfo in UCL rappresenterebbe una novità: è appena alla seconda finale, dopo aver perso quella del 2021 contro il Chelsea.
Eppure, per i media e tutti i cultori di questo sport, non sembrano esserci dubbi: gli Sky blues sono dati nettamente per favoriti. Specialmente dopo aver trionfato in Premier League, rimontando miracolosamente e scalzando l’Arsenal dal trono, a poche giornate dal termine del campionato; nonché dopo aver sollevato la FA Cup, sconfiggendo i cugini dello United in finale (2-1, grazie ad una doppietta di Gundogan). Il sogno triplete - proprio come quello dell’Inter nel 2010 - sembra fattibile.
Guardiola non snaturerà l’essenza della sua squadra: un 3-2-4-1 atipico, teso ad infoltire il centrocampo di grande sostanza in prima linea - con Stones e Rodri - e di immensa qualità ed acume tattico nella linea più avanzata, sfruttando la duttilità di De Bruyne e Gundogan. D’altronde, proprio la qualità - mista alla tangibile fame di vincere - è stata la chiave di volta nella doppia semifinale con il Real, conclusasi, al ritorno, con un perentorio 4-0 in favore degli inglesi che non può non aver impressionato chiunque, non facendo dormire sonni tranquilli all’Inter. Rosa al completo per Guardiola: davanti giocherà Haaland, autore di 12 gol in 10 match in Champions League: uno ogni 63’.
QUI INTER:
La cavalcata finale dell’Inter è stata imperiosa, inarrestabile. Quando i nerazzurri sembravano aver raschiato ormai il fondo del baratro, hanno finalmente spiccato - forse proprio grazie alle gioie agguantate in Champions - un volo maestoso, che ha portato sempre più in alto la compagine meneghina. Il ruolino della squadra di Inzaghi conta 11 vittorie nelle ultime 12 gare disputate, che sono valse il raggiungimento di ben 3 obiettivi: zona Champions pienamente raggiunta in Serie A (3° posto blindato a 72 punti finali); finale di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina (2-1); ma, soprattutto, approdo in finale di Champions, ben 13 anni dopo l’ultima volta, stravincendo il doppio Euroderby con il Milan in semifinale con grande merito. Sarà la sesta finale di UCL dei nerazzurri, che hanno già sollevato la coppa ben 3 volte.
Inzaghi ha spazzato via ogni dubbio su di sé, dimostrandosi ancora una volta un allenatore in grado di vincere più trofei nell’arco di una stagione: l’Inter, infatti, quest’anno ha già vinto la Supercoppa, a dicembre, a danno del Milan (3-0), oltre alla recente Coppa Italia. Ora, però, i numeri dell’Inter ed il prodigioso finale di stagione nerazzurro rappresentano il passato. Ora conta soltanto battere il Manchester City e concludere l’annata sportiva con un trionfo che avrebbe dell’assurdo.
I nerazzurri - si sa - sono ampiamente sfavoriti, sulla carta, rispetto alla corazzata inglese che, per nomi, per allenatore e per gioco spumeggiante, quest’anno è sembrata non avere alcun rivale. Ma nelle notti di Champions, in partite secche, mai dare nulla per scontato. L’Inter deve crederci, con cuore, testa e tanto coraggio, considerando saldamente il sentimento d’orgoglio maturato dopo aver reindirizzato al meglio un’annata che sembrava ormai aver assunto dei connotati piuttosto amari. Inzaghi ha pochi dubbi: sarà 3-5-2. A centrocampo solo un posto tra Brozovic ed il recuperato Mkhitaryan: il croato è in formissima ed offre maggiori garanzie fisiche, ma l’armeno si è esaltato proprio nelle notti europee. Davanti, invece, Lukaku (5 gol e 2 assist nelle ultime 8 gare) è certamente più in fiducia di Dzeko, grande ex, che però gode dell’esperienza necessaria per accompagnare Lautaro dal 1’: Big Rom potrebbe essere l’arma X a gara in corso, specialmente se la gara dovesse prendere la via dei supplementari. Correa in gruppo, ma non al meglio
I CITIZENS INSEGUONO IL TRIPLETE; NERAZZURRI ORGOGLIOSI DI UN’ANNATA PAZZESCA
È il momento della resa dei conti. L’atto finale della più importante competizione europea, cominciata, con i turni preliminari, ben 11 mesi fa e, nella fase a gironi, 9 mesi (e 124 match) fa, adesso conosce soltanto due contendenti: Manchester City e Inter. Un meraviglioso e spietato duello 1vs1: chi vince scrive la storia ed alza la coppa dalle grandi orecchie.
Da un lato, la corazzata di Pep Guardiola, dopo aver vinto la Premier League in rimonta e, successivamente, la FA Cup nel derby di Manchester, punta - da favorita - al triplete. Sarebbe il coronamento di un sogno fin troppo ambito dal tecnico spagnolo. D’altro canto, l’Inter ha riassestato nel migliore dei modi una stagione che aveva preso una piega complicata, concludendo al 3° posto in campionato e vincendo il 2° trofeo stagionale (la Coppa Italia, dopo la Supercoppa di dicembre): la squadra di Inzaghi punta a sollevare il 3°.
Non contano più numeri, precedenti e formazioni sulla carta; non contano più i finali di stagione delle due compagini. Conta solo una cosa: vincere.





















