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Brentford – AFC Bournemouth : comparazione quote scommesse
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QUI BRENTFORD:
Che inizio per il Brentford di Thomas Frank, partito subito forte e in grado di pareggiare con Tottenham e Crystal Palace, ma soprattutto di rifilare 3 reti a domicilio al Fulham. Senza lo squalificato Ivan Toney, dopo Wissa e Mbeumo nell’ultimo match di Premier League è stato Schade a prendersi la scena: «In allenamento e in amichevole si è rivelato sempre più pericoloso, segnando sempre più gol: sapevo che, prima o poi, sarebbe accaduto anche nelle partite ufficiali» ha dichiarato in conferenza stampa il manager danese il quale, tuttavia, in vista della sfida casalinga con il Bournemouth potrebbe tornare ad un 3-5-2 nel quale, davanti la difesa composta da Collins, Pinnock e Mee e al centrocampo con Hickey ed Henry sulle fasce e Janelt, Norgaard e Jensen in mediana, potrebbe far fuori il giovane tedesco per riproporre la coppia formata da Mbeumo e Wissa in attacco. Assenti Dasilva e Baptiste, in dubbio Strakosha e Damsgaard.
QUI BOURNEMOUTH:
Sconfitto nelle sue ultime due partite contro Liverpool e Tottenham, il Bournemouth è ancora alla ricerca della sua prima vittoria stagionale dopo il pareggio all’esordio con il West Ham. Dopo Hammers, Reds e Spurs, sulla strada delle Cherries adesso c’è il Brentford, avversaria decisamente più alla portata: «Dobbiamo ancora migliorare, mantenere la stessa intensità per tutti i 90 minuti» ha dichiarato in conferenza stampa il manager Andoni Iraola il quale, contro le Bees, privo degli infortunati Ouattara, Tavernier, Fredericks, Scott, Marcondes, Smith e Adams, davanti la difesa composta da Aarons, Zabarnyi, Senesi e Kerkez ella linea mediana formata da Billing e Rothwell, potrebbe confermare Brooks – fresco di gol in coppa contro lo Swansea – con Christie e Semenyo sulla trequarti, tutti alle spalle di Dominic Solanke prima punta.
FRANK VS. IRAOLA: FILOSOFIE A CONFRONTO
Si sfidano due tecnici diversi ma allo stesso tempo simili per idee e stile di gioco: da una parte l’innovativo Thomas Frank, manager del rivoluzionario Brentford che in pochi anni è salito fino in Premier League grazie a programmazione, idee, scouting e analisi dei dati; dall’altra, invece, lo spagnolo Andoni Iraola, arrivato sulla panchina del Bournemouth per condurre il club verso una salvezza tranquilla.