QUI BARCELLONA:

“Campioni ne LaLiga? Perché no… ci è già capitato di rimontare in campionati del genere”. Un tecnico che esordisce così la dice lunga sulla mentalità vincente che cercherà di trasmettere ai suoi ragazzi nel corso del proprio lavoro. D’altronde, stiamo parlando di Xavi, indiscusso campione e bandiera del Barcellona, che sabato si è guadagnato il suo primo successo all’esordio sulla panchina blaugrana, nel derby contro l’Espanyol (1-0). Il Barcellona è tornato a sorridere, per ora, ed è tornato in orbita Europa: 20 punti in campionato e 6° posto della classifica.

Xavi ha già suonato la carica, insomma, e si prepara a bissare il successo anche in Europa, dove il Barcellona – reo del peggior inizio della fase a gironi della storia del club – vuole vendicare il clamoroso tris incassato all’andata dal Benfica. La svolta tecnica era nell’aria: prima l’addio a Koeman, poi la sostituzione di Sergi Barjuan che era divenuto temporaneamente allenatore ad interim. Ora il Barcellona ha guadagnato finalmente un minimo di stabilità ed un pizzico di entusiasmo. D’altronde, il 2° posto nel girone E con 6 punti – ottenuto grazie al doppio successo per 1-0 ai danni della Dinamo Kiev - conferma che la stagione è tutt’altro che già compromessa, ma anche che molto passerà da questo cruciale match contro il Benfica di  Jorge Jesus.

Xavi ama il 4-3-3, ma attenzione: dovrà fare a meno di molte pedine. Mingueza, Gonzalez e Busquets sono usciti acciaccati dal derby in campionato, ma le loro condizioni non preoccupano troppo: potrebbero recuperare. Hanno già recuperato, invece, Sergi Roberto, Piquè e Dembelè. Pedri e Braithwaite sono out, così come quasi sicuramente Ansu Fati. Occhio ai giovani: il neo tecnico punta molto su di loro. Già contro l’Espanyol ha fatto esordire dal 1’ il 17enne Chakkour e non è detto che non si replichi anche in Europa.