Se vuoi scoprire il pronostico di Kristian Pengwin consulta l’ultima puntata di KickOff oppure unisciti al suo canale Telegram
Paris Saint Germain – Barcellona : comparazione quote scommesse
Di seguito la comparazione completa delle Quote sui principali operatori di Scommesse Sportive Online suggeriti da Pengwin.
QUI PARIS SAINT GERMAIN:
La gara d’andata tra Barcellona e Psg, terminata 1-4 per i parigini, resterà negli annali. Oltre ad essere stata – a prescindere dall’esito della stagione – una delle migliori gare dei Francesi della storia recente, sarà rimembrata con ogni probabilità come la consacrazione europea - qualora ve ne fosse stato ancora bisogno, atteso che nel 2018 è stato premiato come MVP dei mondiali – di Kylian Mbappè. Proprio in un tempio del calcio come il Camp Nou, proprio davanti ad uno dei più grandi, se non il più grande, calciatori della storia. Proprio al cospetto di Messi.
Il Psg ha totalmente strapazzato il Barcellona nel fortino blaugrana. Pochettino ha completamente affossato Koeman, preparando una gara pressoché perfetta sotto ogni punto di vista. La posizione di Mbappè si è rivelata una spina nel fianco per la compagine catalana per tutti i 90 minuti: partendo da esterno sinistro, si è abbassato per ricevere il pallone nella propria metà campo per poi far ripartire i parigini, quasi come un tuttocampista, dribblando (10 dribbling su 11 tentati) con una facilità inaudita chiunque e centrando la porta avversaria con una scioltezza da fenomeno assoluto. Risultato? Tripletta per lui, pallone portato a casa e 1-4 per il Parìs. La fotosintesi per eccellenza è il suo scatto nei pressi della linea di centrocampo con Piquè che si aggrappa vanamente alla sua maglia, nella speranza di atterrarlo, mentre il fuoriclasse francese continua come se nulla fosse ad involarsi verso la porta avversaria a grandi falcate. Insomma, una prestazione ai limiti del descrivibile.
Con Pochettino, il Paris sembra aver trovato maggiore continuità, ma soprattutto – anche se è presto per asserirlo – uno smalto europeo inedito e brillante. Sotto la nuova guida del tecnico argentino, che è subentrato a Tuchel lo scorso gennaio, il Psg si è inceppato solo due volte in campionato, trovando per il resto 12 vittorie ed un pareggio (tra campionato e coppe).
Ora, però, c’è da completare l’opera al Parco dei Principi. E sebbene Pochettino sperasse di farlo con un Neymar in più, il Brasiliano ha confermato il suo forfait, poichè non ancora pronto al rientro. Potrebbe recuperare per la panchina, invece, Florenzi, mentre ci sarà con certezza Di Maria. Quest’ultimo potrebbe cominciare dall’inizio sull’out di destra nel 4-3-3, con Mbappè a sinistra ed Icardi nel mezzo. L'Argentino giocherà ancora titolare come riferimento offensivo, attesa l'assenza di Kean per positività al Covid-19. A centrocampo c’è Verratti, autore di una prova magistrale al Camp Nou; mentre in difesa, oltre a Kimpembè, c’è Marquinhos. Out Bernat.
QUI BARCELLONA:
Come se vi fosse una categoria di differenza, il Barcellona si è assolutamente sgretolato al cospetto di un super Psg. I blaugrana sono inesorabilmente caduti nella gara d’andata tra le mura amiche, subendo un gioco spumeggiante e travolgente dei parigini, soccombendo quasi in maniera impalpabile al trionfo degli uomini di Pochettino. Nemmeno le urla di Koeman dalla panchina sono valse a qualcosa: la reazione del Barcellona non c’è stata e, un gol dopo l’altro, lo stesso si è arreso al punteggio finale di 1-4.
A pesare è stato certamente il troppo spazio concesso agli avversari nelle ripartenze: l’altissima difesa dei blaugrana, d’altronde lentissima a rientrare, ha concesso spesse volte praterie alle ali parigini – tra cui l’infermabile Mbappè, autore di una tripletta incredibile -, prontamente servite da un centrocampo preciso ed in grande serata. Così, il Barcellona ha consentito a Les Parisiens di dribblare – 27 dribbling riusciti su addirittura 32 tentati (84%), ossia il doppio di quelli dei padroni di casa – e di calciare con estrema facilità – addirittura 9 volte – verso il proprio specchio. Insomma, un Barcellona nel segno della discontinuità è stato meritatamente e totalmente surclassato sotto ogni punto di vista.
Ma a rendere quantomeno piccante questa sfida di ritorno, ci ha pensato una netta ripresa – tra campionato e Copa del Rey – degli uomini di Koeman evidenziata nelle ultime settimane. Gli stessi, in effetti, proprio dopo il k.o. di Champions hanno inanellato un filotto di 4 vittorie consecutive, preceduto da un pareggio. Hanno buttato fuori il Siviglia dalla coppa nazionale e, tramite l’ultimo successo per 0-2 in casa dell’Osasuna, il Barcellona ha accorciato la vetta della classifica, portandosi in seconda posizione. Che questo nuovo momento positivo sia duraturo ed in grado di salvare la faccia nella sfida del Parco dei Principi, dopo la figuraccia rimediata all’andata?
Piquè ha rimediato una distorsione al ginocchio destro e sarà out nella sfida di ritorno. Koeman cercherà di recuperare Jordi Alba, che dopo il gol è uscito malconcio dalla sfida di Pamplona. Out anche Sergi Roberto, Araujo, Coutinho e Ansu Fati. Pjanic ha recuperato ma andrà in panchina. In questo nuovo 3-1-4-2 ci sarà Busquets a comandare in mediana, con Messi e Griezmann a dettare legge in attacco. Partirà in panchina il classe 2003 Ilaix Moriba, autore di un bel gol nell’ultima sfida di campionato.
PASSAGGIO DI CONSEGNE IN ATTO?
La gara d’andata del Camp Nou resterà nella storia come il primo, maestoso e trionfante successo firmato Mbappè in UCL. In queste settimane, d’altronde, non si è parlato altro che di passaggio di consegne tra Messi ed il fenomeno francese. Ma attenzione: il ritorno, sebbene prepotentemente influenzato dall’1-4 dei parigini all’andata, è ancora tutto da giocarsi. Al Parco dei Principi di Parigi, infatti, nella gara di mercoledì 10 marzo, ore 21:00, i ragazzi di Koeman avranno un disperato bisogno di riscattare un capitombolo roboante subìto nel match di due settimane fa: sebbene sia quasi impossibile azzardare un passaggio del turno dei blaugrana, il Barcellona necessita di salvarsi la faccia riacquistando la dignità europea trascurata in Catalogna. D’altro canto, però, i padroni di casa allenati da Pochettino non hanno alcuna intenzione di rinunciare a cavalcare la cresta dell’entusiasmo.