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Atlético Madrid – Chelsea : comparazione quote scommesse
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QUI ATLETICO MADRID:
“Le difficoltà, nell’arco di una stagione, ci sono per tutti. Non solo per l’Atletico Madrid. Solo chi rimane forte e resiste alle intemperie riesce a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato.” Così, il Cholo Simeone ha schiettamente esordito in conferenza stampa dopo il capitombolo casalingo subito dai suoi ragazzi contro il Levante. Il doppio turno con i valencianos – disputato nell’arco di tre giorni, atteso il recupero della seconda giornata di campionato – si è rivelato un vero e proprio bastone fra le ruote per i colchoneros. Mercoledì uno scialbo pari in trasferta per 1-1, sabato la disfatta casalinga per 0-2. Oltre ad aver minato la classifica dei madrileni, che viaggiavano a grandi ritmi in vetta al campionato, questi pesanti punti persi per via hanno gettato prepotentemente in discussione tante certezze fin qui acquisite dai rojiblancos. L’Atleti è parso molto disordinato, a tratti caotico, poco cinico ed inconcludente. “Non cerchiamo scuse – ha chiosato il tecnico -. Nel secondo tempo abbiamo giocato davvero male. Ma capita.”
L’Atletico ora dovrà certamente rimboccarsi le maniche in vista della doppia sfida contro il Chelsea, cercando di ritrovare la compattezza di squadra e la solidità difensiva che gli hanno permesso di appropriarsi meritatamente della vetta de LaLiga. L’unica buona notizia di una settimana quasi interamente da buttare è giunta da Joao Felix: la stella portoghese si è negativizzata al Covid e – così come nella seconda sfida contro il Levante - sarà arruolabile in vista di questa preziosa gara europea. Il fenomeno con la 7 sulle spalle si posizionerà, assieme ad Angel Correa, alle spalle di Luis Suarez in uno scacchiere che recita 3-4-2-1. La fame di Luis Suarez dovrà fungere da sprono nella sfida contro i londinesi: l’uruguayano non segna da ben 3 partite, nonostante abbia iniziato questo 2021 a ritmi stellari, avendo già segnato 8 reti tra campionato e coppa. Simeone ritroverà Savic e Saul dal 1’, dopo l’assenza in campionato per squalifica: i due uomini garantiranno certamente maggiore apporto alla fase difensiva dell’Atletico, palpabilmente venuta meno nella sconfitta di sabato scorso. Trippier, Herrera, Lemar e Dembelè saranno assenti e, a quest’ultimi, si aggiungerà probabilmente Gimenez, uscito per infortunio nell’ultimo match. Panchina per Kondogbia e Lodi, che saranno certamente impiegati a gara in corso.
QUI CHELSEA:
Il Chelsea, ormai da un mese a questa parte, ha un nuovo volto in panchina: si tratta di Thomas Tuchel, ex allenatore del PSG, che ha prelevato Frankie Lampard. Nonostante un ottimo avvio di stagione con Lampard al timone, i malumori dei blues sono a mano a mano emersi, rispecchiandosi in prestazioni scialbe e in discontinuità di rendimento. Con una campagna milionaria del genere, patron Abramovic ha preferito non rischiare di rendere fallimentare una stagione così delicata. Pertanto, dunque, è nata l’era Tuchel. Con l’approdo del nuovo tecnico tedesco, il Chelsea sembra aver ritrovato grande verve ed entusiasmo. Chi sembra averne beneficiato maggiormente è sicuramente Timo Werner – tornato al gol una settimana fa, contro il Newcastle, dopo oltre 1000 minuti di astinenza -, che in settimana ha dichiarato: “Tuchel mi sta aiutando tanto ad ambientarmi. Mi mancava essere sgridato in tedesco. Per un attaccante il gol è tutto, ma mi sta aiutando a capire l’importanza del rendimento del gruppo.” Le idee impiantate da Tuchel, dunque, hanno subito attecchito, regalando alla squadra di Stamford Bridge grande solidità: il Chelsea concede davvero poco e segna con buona continuità. La direzione di Tuchel ha inanellato un filotto di sette risultati utili consecutivi: pareggio all’esordio con il Wolverhampton, pareggio nell’ultima gara esterna contro il Southampton (1-1) e, nel mezzo, 5 vittorie consecutive (compresa la FA Cup). Insomma: un bottino niente male.
Sarà interessante, ora, vedere il nuovo Chelsea in formato europeo. Soprattutto contrapposto ad una compagine come l’Atletico Madrid, che gode di altrettanta solidità e compattezza di squadra e che sicuramente proverà ad improntare la gara su un piano fisico ed agonistico. Il Chelsea dovrà far in modo di lasciar prevalere il proprio estro tecnico, sviluppando come sovente il gioco sulle catene laterali, sfruttando il solito modulo a rombo: il 3-4-2-1, che si specchierà con quello rojiblancos. Tuchel dovrà fare a meno di Thiago Silva e, probabilmente, Pulisic. La novità è l’assoluto recupero della miglior condizione di Mount, in gol dal dischetto ed in grande spolvero nel pari di Southampton. Ha recuperato dal piccolo infortunio anche Abraham, che però si gioca il posto con Hudson-Odoi, che ad ora è in pole per affiancare Mount alle spalle di Werner, unico vero terminale offensivo. In mezzo al campo pronti Jorginho e Kantè, con James e Alonso ai lati. Azpilicueta, Zouma e Rudiger comporranno il trio difensivo davanti a Mendy. Parte dalla panchina Christensen, così come Zyech e Giroud.
ATLETICO IN AFFANNO, CHELSEA IN SCIA POSITIVA
Anche Atletico Madrid-Chelsea si giocherà lontano dal fortino della squadra di casa. Infatti, le due compagini sono pronte a disputare l’andata di questo promettente ottavo di finale alla National Arena di Bucarest, in Romania. Sebbene distante dal Wanda Metropolitano, l’Atleti di Simeone – primo ne LaLiga – dovrà finalmente centrare una quadra europea assolutamente manchevole nella disputa del girone A. I colchoneros, in una delle proprie migliori stagioni dell’ultimo decennio, hanno rischiato addirittura di non qualificarsi agli ottavi, sebbene sorteggiati in un girone assolutamente abbordabile. I madrileni hanno rimediato il passaggio del turno – alle spalle dell’inarrivabile Bayern Monaco - solo nell’ultimo incontro in casa del Salisburgo, conclusosi con una vittoria scacciapensieri. Il Chelsea, d’altro canto, ha vinto il girone E, qualificandosi come primo a 14 punti. La novità più grande in casa blues, però, concerne il cambio tecnico in panchina: Tuchel ha prelevato Lampard. L’ex PSG è alla sua prima esperienza europea sulla panchina dei londinesi.