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Leicester City – Everton : comparazione quote scommesse
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QUI LEICESTER:
“Dobbiamo andare avanti così: è vero che adesso non c’è l’Europa League e quindi abbiamo qualche trasferta in meno, però non cambia poi così tanto. Devo dire che i giocatori sono stati straordinari: c’è mancato qualcuno per infortunio, ma chi è entrato non ha mai fatto sentire la mancanza degli assenti. Dobbiamo tirare fuori tutta la qualità del nostro collettivo per raggiungere il risultato”. Sono state queste le parole del tecnico Brendan Rodgers dopo l'ultima convincente vittoria in casa contro il Brighton. Se il titolo del 2016 fu un exploit straordinario, quest’anno siamo di fronte ad una squadra che sta facendo un passo alla volta e si sta consolidando. Durante la scorsa stagione, visti i pochi cambi a disposizione, il calo che ha impedito di raggiungere la Champions League era prevedibile: le Foxes erano oggettivamente un po' corte a livello di rosa. Quest’anno invece quest'ultima è stata allungata, diventando più ampia: Rodgers si può quindi permettere di fare qualche rotazione in più non rischiando di incappare nello stesso crollo dello scorso anno. Dopo aver colto l'occasione contro il Brighton, issandosi a -1 dalla vetta occupata da Reds e Spurs, ecco un'altra partita da disputare tra le mura amiche, quelle che finora non avevano portato molta fortuna. (prima dell'ultimo successo erano 4 le sconfitte nelle ultime 6 al King Power Stadium). Per proseguire la striscia positiva il tecnino nordirlandese schiererà ancora il solito 3-4-2-1 con gli stessi uomini che sono scesi in campo lunedì sera. Out per infortunio Amartey e Ricardo Pereira, sono in forse Timothy Castagne e Caglar Soyuncu.
QUI EVERTON:
Dopo una partenza ad inizio stagione da stropicciarsi gli occhi (4 vittorie di fila) era arrivato qualche risultato negativo; poi la ripresa, con il pareggio contro il Burnley e la recente vittoria contro il Chelsea. L'Everton necessitava più che mai di ritrovare fiducia: in questo senso era fondamentale il recupero di qualche giocatore chiave, anche e soprattutto a livello di prestazioni fornite. Le assenze di Coleman e Digne avevano privato Ancelotti di due esterni a tutta fascia, e i risultati avevano smesso di arrivare: dopo aver tentato invano di sostituirli con giocatori fuori ruolo, il tecnico di Reggiolo è tornato al 4-3-3 contro il Chelsea, risolvendo in questo modo il problema e tornando ad ottenere i 3 punti. Serviva una vittoria prestigiosa per tornare a credere a ciò che si stava facendo ad inizio stagione, e quella ottenuta sabato sera a Stamford Bridge non poteva essere migliore: contro il Leicester mercoledì la chance di proseguire la striscia positiva, riprendendo fiducia dei propri mezzi. Per questo motivo mister Ancelotti tornerà ad affidarsi al 4-3-3 con il quale aveva ben figurato nei primi mesi del campionato: con Mina e Keane al centro della difesa toccherà ad Holgate e Godfrey agire come terzini. Abbandonato il 3-4-3 e risolto in questo modo il problema degli esterni, saranno Doucourè, Allan e Sigurdsson ad agire in mediana: in attacco invece spazio al terzetto Iwobi, Calvert-Lewin e Richarlison, dato il possibile forfait di James Rodriguez, il quale è fortemente in dubbio. Out, oltre Digne e Coleman, anche Fabian Delph.
UNA SFIDA CHE PROMETTE SPETTACOLO
Due delle compagini che esprimono il miglior calcio si sfidano nel turno infrasettimanale di mercoledì 16: da una parte il Leicester, terzo in Premier League e che, dato lo scontro diretto tra le capoliste Liverpool e Tottenham, ha davanti a sè la grande chance di superare una delle due e piazzarsi secondo; dall'altra l'Everton, fresco di vittoria contro il Chelsea e desideroso di rimettersi in corsa per un posto in Europa. Proprio i Toffees, in leggero vantaggio per quanto riguarda le vittorie totali nei precedenti scontri diretti (43, contro le 38 delle Foxes), hanno tutto da guadagnare in questa sfida: gli uomini di Carlo Ancelotti sono apparsi in un buono stato di salute nelle ultime uscite e una vittoria gli permetterebbe di accorciare le distanze sul terzo posto (attualmente occupato dai prossimi avversari) e addirittuta sul primo.