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Juventus – Dinamo Kiev : comparazione quote scommesse
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QUI JUVENTUS:
“Non sempre bisogna giocar bene per vincere”, aveva dichiarato Pirlo dopo la rimonta sofferta contro il Ferencvaros, appena una settimana fa. Giusto, però è indiscutibile che la sua Juve abbia palesato enormi passi indietro nelle sue ultime due gare, di cui l’ultima a Benevento. Dopo il pareggio contro la coraggiosa squadra di Inzaghi, il quale ha stuzzicato l’allenatore bianconero, Pirlo ha replicato: “Alleno la Juve perché mi piacciono le pressioni, è quello che amo fare. Le gare vanno chiuse prima e quelle sporche, come accaduto a Crotone, facciamo fatica a vincerle”.
Un limite non da poco, quello a cui ha accennato il tecnico campione del mondo nel 2006. Se dal punto di vista dei risultati la Juventus si è sciorinata Ronaldo-dipendente, avendo faticato nelle gare in cui il Portoghese è stato a riposo o fermo ai box per il virus, anche da un punto di vista tattico ha evidenziato molte pretese, ma poca concretezza. Nella gara di Benevento, in cui i bianconeri si sono fatti bloccare sull’1-1 con il gol di Letizia, che ha risposto a Morata, Pirlo ha presentato la solita disposizione: 4-4-2 in fase di non possesso; 3-3-4 in impostazione, sfruttando la duttilità tattica di Cuadrado, che sa stringere in mezzo al campo per palleggiare, e l’ampiezza degli esterni a tutta fascia. Ma se le si offuscano le fonti di gioco, ossia Arthur e/o Bentancur, come contro il Ferencvaros, la Juve fatica e non poco. Infatti, se in Champions ci hanno pensato due prodezze di Cr7 - che ha raggiunto quota 64 gol nella fase a gironi - e Morata, in campionato ha pesato eccome l’assenza del primo – causa riposo -, perché dopo la meravigliosa ennesima rete dello Spagnolo (8° gol in stagione con i bianconeri, tra cui 5 in UCL), la Juve è stata offensivamente evanescente.
“Morata segna perché sente fiducia”, ha dichiarato Pirlo ai microfoni italiani, ma della Juve non si può dire lo stesso. Contro la Dinamo Kiev servirà una gara d’altra caratura rispetto alle ultime uscite per tornare a convincere sul piano del gioco e rilanciarsi anche in ottica campionato, in cui la compagine torinese è distante 6 punti dalla vetta. Per la gara di mercoledì, Pirlo recupera Bonucci, che partirà titolare. Probabile convocazione, con inizio dalla panchina, per Demiral, che ha abbreviato i tempi di recupero. E’ out, ma ancora per poco, Buffon. Chiellini ha accusato l'ennesimo problema fisico dopo aver recuperato: non sarà convocato. Tornerà titolare CR7, al fianco di Morata, scalzando nuovamente Dybala che ancora, in campionato, ha fatto davvero male. Nel 3-4-1-2 ci saranno Cuadrado e Chiesa larghi sulle fasce, con Sandro e Bernardeschi in pole. McKennie potrebbe essere proposto titolare tra le linee, con Kulusevski ancora pronto a subentrare.
QUI DINAMO KIEV:
Nemmeno contro il Barcellona “B”, schierato da Koeman la settimana scorsa a Kiev, la Dinamo è riuscita a rivitalizzare la trazione anteriore del proprio team, parsa contrata e imbambolata rispetto al valore degli avversari. I catalani, infatti, sprovvisti di Messi e molti altri fenomeni, presentatisi in Ucraina con uno stravolgente turnover, sono riusciti a spazzar via la squadra di Lucescu con un sontuoso 0-4, che non ha dato scampo ai padroni di casa.
Troppo pesanti si sono rivelate le assenze in casa biancoblu a causa del Covid-19, che ha tenuto assenti ben 8 elementi della rosa ucraina, così come inesorabilmente influente è stata la disparità tecnica rispetto ad un organico che - sebbene non fosse al completo, né al meglio della forma fisica – dispone su un blasone idoneo a vincere ogni competizione.
La squadra di Lucescu ha esteriorizzato la prima vera, netta battuta d’arresto in un girone G che non l’ha mai vista davvero protagonista. Contro i blaugrana, la Dinamo ha totalizzato il 30% del possesso palla, avendo perso il 62% dei possessi in cui ha effettuato lanci lunghi per respingere le sortite offensive. D’altronde, nemmeno contro il Ferencvaros gli Ucraini hanno trovato la vittoria, ed ora sono sul fondo della classifica, con uno score che piange: 1 punto e appena 3 reti realizzate.
Contro la Juventus, Lucescu si ripresenterà con un 4-4-1-1. Sono out Gerson Rodrigues, Duelund e Sydorchuk, come contro il Barcellona, per infortuni fisici. Recuperato Tsygankov, andato anche in gol nella gara casalinga di campionato vinta 2-0 sul Vorskla Poltava. In attacco ci sarà ancora Verbic, supportato da Shaparenko, data la possibile assenza di Buyalaskyi, dopo il forfait nell’ultima di campionato.
JUVE: VINCERE PER CONVINCERE
Seconda gara europea casalinga per la vecchia signora, che torna all’Allianz Stadium una settimana dopo il sofferto successo contro il Ferencvaros (2-1 in rimonta). Questa volta, la Juve di Pirlo, vivrà una notte di Champions con la testa più sgombra, attesa la già aritmetica qualificazione, ma non sarà affatto esente da oneri e responsabilità dopo le ultime scialbe prestazioni. I padroni di casa sono secondi a 9 punti - dietro solo al Barcellona che ne ha 12 -, mentre la Dinamo Kiev di mister Lucescu è il fanalino di coda del gruppo G, assieme al Ferencvaros, con appena 1 punto in cascina. All’andata, in Ucraina terminò 0-2 con una decisiva doppietta di Morata.
Arbitrerá Stephanie Frappart: primo arbitro donna in una gara di UCL.





















