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BARCELLONA – DINAMO KIEV : comparazione quote scommesse
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QUI BARCELLONA:
Non ci vuole uno scienziato per evidenziare che lo status psicologico del Barcellona sia a dir poco delicato. Il progetto blaugrana è in evidente fase di crescita e di assestamento; pretendere che in periodi di rivoluzione non si compiano passi falsi è pura utopia. Sono ufficiali da appena qualche giorno, d’altronde, le dimissioni del presidente Bartomeu: ciò conferma che il periodo societario sia tutt’altro che roseo. E’ il momento per i senatori della squadra di caricarsi le responsabilità sulle spalle, in modo da innestare nei più giovani una mentalità vincente, accelerando il progetto di crescita e cambiamento. E’ ciò che stanno provando a fare Piquè e Messi, coadiuvati da Jordi Alba e Busquets, ma operare in un clima di tensione come quello spagnolo non è assolutamente semplice. Al centro delle critiche, inoltre, dopo l’incredibile pareggio in campionato contro l’Alaves (1-1), ci è finito anche Koeman: l’Olandese è reo – secondo la stampa spagnola – di essersene lavato le mani, smettendo di guidare ed incitare i suoi a più di un quarto d’ora dal termine della sfida de La Liga.
Insomma, la tensione è palpabile, ma il Barcellona vuole regalarsi un’altra notte di gioia europea, archiviando quasi ufficialmente il discorso inerente al primo posto del girone. Per farlo, spazio al 4-2-3-1 con Messi – giunto a 70 gol nella fase a gironi - alle spalle di Griezmann. Essendo fuori Coutinho – oltre ad Umtiti -, giocherà Fati a sinistra, con Dembelè a destra. Comincerà dalla panchina Pedri, così come Pjanic, che cederà il posto a Busquets. Rientra dalla squalifica Piquè. Tendenti al forfait anche Ter Stegen e Araujo.
QUI DINAMO KIEV:
Il rammarico per essersi fatti rimontare dal Ferencvaros, a Budapest, è tanto. In casa Dinamo Kiev si respira aria di disfatta, dopo che gli Ucraini si erano imposti con un doppio vantaggio nella prima frazione, per poi gettare tutto alle ortiche – anche per via dell’inferiorità numerica, dettata dall’espulsione di Sydorchuk – nel finale di gara, venendo inchiodati sul 2-2 al 90’. L’occasione era di quelle servite su un piatto d’argento: il ko casalingo della Juventus contro il Barcellona stava riaccendendo un barlume di speranza di qualificazione nella squadra di Lucescu, la quale invece ha irrimediabilmente e sorprendentemente tradito. Il carattere e l’esperienza europea sono venuti meno. Ora la Dinamo Kiev non può far altro che rimboccarsi le maniche, perché sta per chiudersi il 1° round di andata di un girone in cui far bene è complicato. Prima del giro di boa, c’è l’ostica trasferta di Barcellona. Attesa l’assenza per squalifica del capitano Sydorchuk, le responsabilità sono tutte su Supryaga, centravanti ucraino, oltre a De Pena e Tsygankov, esterni andati entrambi in gol nella trasferta di Budapest.
IL BARÇA VUOLE AGGIUNGERE UN PUNTO ESCLAMATIVO AL PRIMO ROUND DEL GIRONE G
Al Camp Nou di Barcellona, gli uomini di Koeman – che certamente non stanno attraversando un periodo tranquillo – intendono proseguire sulla buona scia europea, battendo la Dinamo Kiev ed allungando in testa alla classifica, fino a quota 9 punti. Gli ucraini – con 1 punto in cascina – cercheranno di evitare imbarcate, provando a mettere lo sgambetto ai padroni di casa.





















